riflessione sul tema della "lotta" nelle creazioni di Wim Vandekeybus Cari ragazzi qui di seguito link e info sul prossimo coreografo da studiare ovvero Wim Vandekeybus. Questa volta, dato l'avvicinarsi della prima performance degli allievi del progetto Danza in Scena, abbiamo pensato di trattare questo coreografo focalizzandoci sul tema della LOTTA. Come noterete la tecnica del partnering è una costante di questo autore che è stato ed è tuttora un punto di riferimento per i danzatori contemporanei. Vi postiamo il video ROSELAND ed inoltre un piccolissimo estratto di BLUSH (su youtube c'è tutto il film è bellissimo per vederlo clicca qui). Vi chiediamo di fare una riflessione il più possibile tecnica del video e dello sviluppo del tema della lotta (scambio, dialogo, scontro, impatto, collisione, sensualità, attacco, diffidenza, fiducia). Per il commento tecnico seguite lo schema sulla pagina del materiale didattico di questo sito che a breve aggiorneremo. Vi chiediamo di accellerare al massimo il processo di riflessione della piattaforma critica evitando di ancorarvi troppo al commento emotivo che a volte vi porta ad essere frettolosi nei giudizi. Ricordatevi che lo spessore di un danzatore è direttamente proporzionale alla sua curiosità e alla sua fame di conoscenza ed è per questo che vi chiediamo di tenere vivo l'interesse per la piattaforma critica. clicca qui per visitare il sito della compagnia ULTIMA VEZ. Regista, coreografo, attore e fotografo, Wim Vandekeybus nasce nel 1963 a Lier, Belgio. Cresciuto in un ambiente rurale, vive a stretto contatto con gli animali nel loro habitat naturale. L’esperienza ha un forte impatto emotivo sul regista che include spesso nella sua arte riferimenti agli animali, con i loro movimenti, le reazioni istintive e la fiducia nella propria forza fisica. Iniziati gli studi in psicologia, li interrompe perché irritato dall’eccesso di “scienza oggettiva“. I suoi interessi gravitano infatti attorno alla relazione tra corpo e spirito. Si avvicina al teatro tramite il regista Paul Peyskens. Segue quindi lezioni di danza (classica, moderna, tango) per poi orientarsi verso il cinema e la fotografia. In 1985, fa un’audizione per Jan Fabre. Vandekeybus fu scelto e durante i due anni successivi viaggia in tutto il mondo con The Power of Theatrical Madness, interpretando uno dei due re nudi. Durante il tour con Jan Fabre, incontra il pittore e fotografo Octavio Iturbe a Madrid, che successivamente diventa un importante collaboratore artistico. Intraprende la sua strada, fondando la compagnia Ultima Vez, che, fin dagli esordi, ha sviluppato le proprie attività come compagnia internazionale di danza contemporanea con la propria base a Bruxelles. Mentre, durante i primi anni, Ultima Vez si è focalizzata principalmente sulla produzione, promozione e distribuzione del lavoro artistico di Wim Vandekeybus (danza, teatro, film). Ultima Vez ha sempre funzionato come una struttura autonoma e indipendente, contando però su una rete di co-produttori e partner per realizzare i propri progetti. Gli attori e danzatori, per le creazioni di Wim Vandekeybus, sono reclutati attraverso innumerevoli audizioni in tutto il mondo. Gli artisti sono partner a pieno titolo nel processo creativo per Vandekeybus. Nella selezione dei suoi esecutori, la formazione di danza o l’ esperienza non sono i più importanti criteri. Perché pone l’accento sulla personalità degli interpreti, che portano con sé un mondo molto personale di linguaggio e di movimento. La sua prima opera What the Body Does not Remember del 1987 non solo è diventata un successo internazionale, ma ha anche vinto il prestigioso Bessie Award (the New York Dance and Performance Awards). Nel 1989 ha vinto un secondo Bessie per Les porteuses Mauvaises de nouvelles (1989). Dal 1993 al 1999, Vandekeybus ha lavorato il Teatro Reale Fiammingo. Ha realizzato 16 spettacoli con Ultima Vez, tra cui Blush (2002) e Sonic Boom (2005). Le sue creazioni sono caratterizzate da vere e proprie esplosioni di film, foto, video, musica dal vivo e, in combinazione con il testo teatrale, di danza, anche acrobatica. (Fonte: Biennale di Venezia) clicca qui per l'Intervista al coreografo tradotta in italiano
10 Comments
|
danza in scenail blog Archives
November 2012
Categories
All
|